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ANDREA PENDIBENE ATTRAVERSA GLI OCEANI GRAZIE AL GPS NAUTICO FURUNO
ATLETA DELLA MARINA MILITARE ED INGEGNERE NAVALE, ANDREA SI È AFFIDATO ALLA STRUMENTAZIONE DI BORDO FURUNO PER SFIDARE L'OCEANO E ARRIVARE A DOMARLO
Per la sua imbarcazione Andrea Pendibene ha scelto il ricevitore GPS nautico Furuno GP-32, uno strumento che in più di un’occasione gli ha letteralmente salvato la vita durante una regata Transat, come afferma lui stesso attraverso questa testimonianza:
Nel 2016 ho perso l'albero in tempesta in Oceano Atlantico in un forza 10: la barca si è rovesciata due volte e gli elicotteri non potevano volare per il soccorso. Con un armo di fortuna sono rientrato a terra con un pannello solare collegato al GPS nautico Furuno che mi ha indicato la rotta per 4 giorni e 4 notti salvandomi la vita....ironia della sorte ancora oggi utilizzo lo stesso GPS dopo quasi 14.418 miglia di maltrattamenti...
Dopo aver raggiunto quota 14.822 miglia, il Team della Pegaso 883 ha poi deciso di cambiare il proprio GPS nautico Furuno GP-32 e di sostituirlo con il nuovo modello GP-39 con display LCD e la possibilità di scaricare i dati della navigazione fatta sul software di navigazione marittima TimeZero tramite chiavetta usb.
Il GPS marino GP-39 è in grado di fornire la posizione in maniera accurata grazie al suo ricevitore GPS esterno a 12 canali compatibile con segnali SBAS, WASS/EGNOS/MSAS.
Lo schermo LCD da 4,2 pollici è in grado di salvare fino a 3.000 punti traccia, 10.000 waypoint e 100 rotte da 30 waypoint ciascuna.
Facendo leva solo su stesso, sui mezzi e la strumentazione elettronica di bordo a sua disposizione, il Campione del Gran Premio d'Italia 2018 per la Classe Mini 650 ha riportato, dopo 46 anni, le vele della Marina a sventolare tra Europa e America durante la traversata oceanica Transat a bordo dell'imbarcazione Pegaso ITA883.
La Transat è una competizione dall’elevato contenuto tecnico, riservata esclusivamente ai migliori 80 velisti di fama mondiale che, dalla località di La Rochelle, in Francia, passando per le Isole Canarie, si sfidano in una dura gara di resistenza di 27 giorni fino a Le Marin, sull’Isola di Martinica nel Continente americano.
La regata transoceanica Transat è una gara molto difficile – spiega Pendibene – per diversi aspetti di natura tecnica, ma è proprio qui che viene fuori la qualità dei veri marinai. Le imbarcazioni sono di tipo “serie”, ovvero mantengono determinati requisiti standard per cui l’unica differenza in termini di risultati è rappresentata dalla bravura e dalla qualità di chi le conduce. Inoltre – aggiunge l’atleta militare – sulla Pegaso ITA883, imbarcazione della Marina Militare di soli sei metri e mezzo, si sono percorse quelle lunghe distanze, nel Mediterraneo o nell'oceano, utilizzando solo un GPS non cartografico e un VHF: abbiamo navigato in modo un po' estremo, ma in assoluta sicurezza grazie a Furuno!
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